2009/2010

Promozione delle autonomie - L'Operazione

 

Territori coinvolti

Provincia di Bologna

Provincia di Reggio-Emilia

Provincia di Piacenza

 

Soggetto titolare

AECA – Associazione Emiliano-Romagnola di Centri Autonomi di Formazione professionale

 

CFP associati coinvolti nell’operazione

  • CIOFS FP Sede di Bologna
  • CIOFS FP Sede di Bibbiano (Reggio-Emilia)
  • Endo FAP Don Orione di Piacenza

 

I destinatari

Persone in condizione di svantaggio (nuove povertà)

 

L’operazione

L’Associazione AECA ha risposto all’Invito a presentare operazioni da realizzare con il contributo FSE Ob. 2…” attraverso una serie di operazioni che si rivolgono alle persone maggiormente a rischio di esclusione, per le quali le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro, rappresentano “un tassello strategico e ineludibile in un più ampio percorso di re-inclusione sociale …”.

Per questa ragione le operazioni, contengono caratteristiche comuni, a partire dall’innovazione progettuale (che ha visto l’applicazione di una metodologia di lavoro finalizzata all’analisi di tutte le dinamiche che intervengono nei confronti degli specifici target group) per arrivare al coinvolgimento di un’ampia gamma di soggetti che a diverso titolo giocano un ruolo fondamentale nel percorso di inclusione.

 

I progetti

Ogni percorso progettuale va pertanto collocato all’interno di un contesto più ampio dove sono valorizzati i ruoli dei diversi soggetti (i Servizi sociali, l’associazionismo, il sistema delle imprese profit e non profit, le forze sociali, etc.), la dimensione regionale di ogni iniziativa, l’integrazione con l’offerta formativa territoriale (avendo cura di evitare ogni sovrapposizione) ma soprattutto l’attenzione per l’utente finale. E’ infatti l’utente finale il vero soggetto di ogni iniziativa.

I progetti prevedono pertanto l’articolazione di un percorso formativo costruito sulle potenzialità dell’utente, senza predeterminare a priori la durata, i contenuti e l’articolazione; quindi un contenitore di ore da utilizzare sulla base dei reali sbocchi occupazionali, della reale situazione e condizione, ben consapevoli che le persone in forte condizione di svantaggio scontano diverse problematiche. Diventa pertanto fondamentale la costruzione “attorno alla persona” di altre azioni di sostegno, finalizzate al coinvolgimento degli attori locali, all’approfondimento di specifiche metodologie e strumenti di supporto, all’individuazione di ulteriori piste di lavoro.

 

L’operazione è stata costruita utilizzando la metodologia del PCM (Project Cycle Management), individuando pertanto i problemi, gli obiettivi e gli ambiti di lavoro che non riguardano solo il settore della formazione professionale, ma sono evidentemente coinvolti altri ambiti e altri ruoli.

L’operazione nel suo complesso “agirà” prevalentemente all’interno dell’ambito “formazione professionale”, ma lo sguardo di insieme individuato nella fase di progettazione farà sempre da sfondo alla realizzazione delle attività, consentendo di proseguire nell’importante compito di fare “rete” attorno alle persone più vulnerabili.

 

Gli ambiti di lavoro e gli obiettivi

L’individuazione degli obiettivi dell’operazione ha tenuto in debita considerazione gli ambiti specifici di intervento.

 

Mercato del lavoro:

  • fornire agli/alle utenti competenze adeguate per inserirsi nel mercato del lavoro;
  • fornire agli/alle utenti competenze che consentano di leggere i contesti aziendali (organizzazione, cultura del lavoro, normative, etc.).

 

Formazione professionale:

  • costruire percorsi formativi adeguati all’utenza;
  • prevedere azioni di supporto che portino alla presa di coscienza delle proprie risorse personali e professionali;
  • motivare e sostenere gli/le utenti durante tutto il percorso formativo.

 

Servizi:

  • prevedere momenti di lavoro e raccordo con gli attori locali (servizi sociali, associazionismo, etc.).

 

Risultati attesi

 

  • Gli/le utenti sono in possesso di competenze professionali.
  • Percorsi formativi costruiti ad hoc sulle caratteristiche degli/delle utenti e la spendibilità delle competenze professionali.
  • Percorsi formativi che prevedono azioni di supporto e un accompagnamento costante.
  • Conoscenza delle strutture e dei servizi territoriali di supporto.
  • Reti locali partecipate dai diversi soggetti.

 

Partenariato territoriale

L’operazione “Promozione delle autonomie” nasce da un lavoro di rete integrato sui diversi territori, che si è attivato per impostare e dare continuità al processo di integrazione di ruoli e competenze.

 

Territorio di Bologna

Per l’attivazione del progetto n. 2 è stato attivato un forte rapporto di collaborazione con l’ASP Poveri Vergognosi, che attualmente gestisce i seguenti servizi:

  • Area Sportello informazioni generali per immigrati
  • Area Rifugiati (Sprarl)
  • Area gestione strutture (generaliste, posti letto, ricongiungimenti familiari)
  • Area gestione appartamenti.

 

Territorio di Reggio-Emilia

  • Aziende collocate in Val d’Enza
  • Servizio Sociale integrato della Val d’Enza con cui il cfp associato AECA, Ciofs sede di Bibbiano è in stretta relazione e che conosce situazioni di precarietà lavorativa e/o di esclusione sociale.
  • Servizio integrato disabili
  • Servizio integrato immigrati
  • CTP Val’ Enza per l’individuazione di utenti occupati immigrati
  • Forze sindacali
  • Centro per l’impiego
  • Casa per le famiglie Val d’Enza
  • Dimora di Abramo

 

Territorio di Piacenza

  • Comune di Piacenza – Settore Servizi Sociale e Abitativi
  • Comune di Castel San Giovanni (PC) – Servizio Accoglienza e Accompagnamento alla formazione e al lavoro
  • Azienda USL Distretto di Piacenza – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
  • U.O. Ser.T. di Piacenza
  • U.O. Direzione Centri di Salute Mentale
  • Azienda USL Distretto di Levante – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
  • ASP Azalea – Borgonovo V.T (PC)
  • Associazione “La Ricerca” – Piacenza

 

Le fasi di lavoro

Fase n. 1 – Valorizzazione delle logiche di rete.

Fase n. 2 – Le nuove opportunità di inserimento lavorativo.

Fase n. 3 – Valorizzazione e sviluppo degli elementi di innovazione progettuale.

Fase n. 4 – Condivisione degli strumenti.

Fase n. 5 -  Formazione ed accompagnamento personalizzato.


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